Italia, orrore e vergogna. Maxi operazione della polizia

Vediamo che cosa sta succedendo in queste ore nel nostro Paese, nessuno mai si sarebbe aspettato che potesse accadere una cosa del genere. Italiani sotto shock.

Italia, orrore e vergogna. Maxi operazione della polizia

Nel mondo, in questi giorni, si stanno verificando delle tragedie che stanno sconvolgendo l’opinione pubblica nazionale. Si tratta molto spesso di incidenti stradali, o peggio ancora morti improvvise a causa di malori di varia natura. Si tratta di tragedie che segnano intere comunità e vengono anche riprese dalla stampa, proprio a causa del loro interesse mediatico che provocano. In questo periodo appunto sono tanti i fatti che stanno sconvolgendo le nostre comunità.

Basti pensare a quanto accaduto negli scorsi giorni a Torino, dove un ragazzo è stato colpito da una bicicletta mentre passeggiava tranquillamente sul lungo Pò in zona Murazzi. La due ruote era stata lanciata da una persona ancora non identificata, il giovane è finito in ospedale in gravi condizioni. E in queste ore una maxi operazione della polizia ha provocato sdegno ed orrore in tutta Italia.

Orrore a Firenze

Secondo quanto si apprende dalla stampa nazionale, una maxi operazione di polizia giudiziaria ha interessato la città e il territorio di Firenze. In particolare l’operazione è stata condotta dopo appurate e meticolose indagini poste in essere dagli inquirenti, che hanno sgominato un gruppo composto da persone che si procuravano materiale esplicito per adulti e che avevano contatti con numerosi bambini.

Tra le fila degli indagati sono finiti anche un catechista e l’autista di uno scuolabus. Per l’autista di scuolabus, un cinquantenne di Arezzo che lavorava fuori città, è scattato l’obbligo di dimora, ai domiciliari è finito invece il catechista, un trentenne della provincia di Firenze. In totale gli indagati sono 26, mentre le persone colpite da misure cautelari risultano essere 5.

Gli elementi emersi nel corso della complessa attività investigativa, curata dalla sezione specializzata del C.O.S.C. della polizia postale per la Toscana, hanno permesso alla procura di Firenze di eseguire perquisizioni informatiche anche a carico degli altri “utilizzatori” degli account individuati.

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