Nelle città di provincia, dove i ritmi sono lenti e le abitudini si ripetono con la precisione di un orologio, la routine agisce da scudo protettivo.Basta però che un ingranaggio si blocchi, che un gesto quotidiano manchi all’appello, per far squarciare il velo di normalità che copre ogni cosa.
È successo che per alcuni giorni, il capo della famiglia, un bravo lavoratore, non si è presentato al suo posto di lavoro.Nessuna giustificazione, nessuna telefonata per avvertire.
Solo un silenzio sempre più pesante che, nelle ore, ha innescato un’allerta sorda tra colleghi e conoscenti.Per questo motivo, si è deciso di andare a verificare di persona, spinti da un presentimento che non era più possibile ignorare.
L’indirizzo da raggiungere era una tranquilla abitazione di provincia, una casa in cui viveva, assieme alla sua famiglia, apparentemente protetto dal brusio esterno. Quando i carabinieri e i soccorritori sono giunti sul posto, il timore si è fatto palpabile: la quiete circostante era eccessiva, un contrasto innaturale con la fretta di chi era lì.Il sospetto si è trasformato in certezza nel momento in cui è stata forzata la serratura: l’attesa era finita, ma l’incubo stava per iniziare.
Dopo che un uomo non è andato a lavoro per tre giorni, è stata fatta una macabra scoperta: tutta la famiglia era deceduta. Ricostruiamo insieme l’accaduto nella pagina successiva.