Il silenzio ovattato delle pinete, solitamente rotto solo dal canto delle cicale e dal vociare dei bagnanti, è stato squarciato nel pomeriggio di sabato da un crepitio sinistro. A Baia Domizia, in provincia di Caserta, l’estate ha mostrato il suo volto più spaventoso: le fiamme, partite da un punto imprecisato della pineta, hanno trovato nel vento caldo e nell’erba secca il combustibile perfetto per diffondersi rapidamente fino ad arrivare a ridosso della costa, dove migliaia di turisti si godevano un weekend di relax.
Quando la nube nera ha cominciato ad addensarsi sopra i lidi, il panico ha preso il sopravvento. Le famiglie, colte alla sprovvista, si sono riversate in massa verso i parcheggi e i locali più lontani, cercando una via di fuga dall’aria resa irrespirabile dal fumo acre. Il clima si è fatto rovente anche in senso psicologico. Il brusco cambiamento ha provocato tensione, ansia, crisi di pianto tra i più piccoli, e momenti di vera concitazione tra le persone più vulnerabili.
Alcuni stabilimenti, vedendo il peggiorare della situazione, hanno deciso di sospendere ogni attività e agevolare l’evacuazione in autonomia, con il supporto delle autorità che, nel frattempo, giungevano sul posto con sirene spiegate. La spiaggia, in pochissimi minuti, si è trasformata da luogo di svago a punto nevralgico di un’operazione di emergenza. Scene di trambusto, come carrozzine spinte tra la folla o persone trasportate di peso da amici e parenti, hanno confermato quanto l’evento sia stato percepito come serio e pericoloso.
Il fuggi fuggi generale non è stato solo una reazione istintiva alla vista delle fiamme, ma anche alla paura concreta che queste potessero oltrepassare la vegetazione ed estendersi a lidi, parcheggi, bar e persino abitazioni. Per ore, l’intera zona ha vissuto in uno stato di sospensione e apprensione, con le comunicazioni ufficiali che arrivavano a singhiozzo e la tensione che aumentava di fronte a ogni nuova folata di vento. Il fatto che non vi siano stati feriti appare quasi un miracolo, considerando il numero elevato di persone presenti in spiaggia.
Ma la vera necessità è di natura ambientale e strutturale. La pineta che ha preso fuoco rappresenta un ecosistema prezioso per l’intero territorio e la sua devastazione non può passare sotto silenzio. L’accaduto ha evidenziato le carenze nei sistemi di prevenzione e allerta, portando in superficie la necessità urgente di maggiori investimenti in sorveglianza, manutenzione del verde e informazione ai cittadini. In un’estate che promette nuove ondate di calore e condizioni climatiche estreme, l’incendio di Baia Domizia potrebbe essere solo il primo di una lunga serie, se non si interverrà con determinazione.