Italia, lite finisce in tragedia: aggredito con la ruspa

Vediamo che cosa è accaduto, la notizia si è diffusa in queste ultime ore. Nessuno si sarebbe mai aspettato una cosa del genere, tutti i dettagli nel nostro articolo.

Italia, lite finisce in tragedia: aggredito con la ruspa

Nel mondo in questi giorni si stanno verificando una serie di tragedie che stanno sconvolgendo l’opinione pubblica nazionale. Si tratta molto spesso di incidenti stradali, o peggio ancora morti improvvise a causa di malori di varia natura. Si tratta di tragedie che segnano intere comunità e vengono anche riprese dalla stampa, proprio a causa del loro interesse mediatico che provocano. In questo periodo appunto sono tanti i fatti che stanno sconvolgendo le nostre comunità.

Basti pensare a quanto accaduto nelle scorse ore a Bari, dove improvvisamente è venuto a mancare il professor Giorgio Otranto, uno dei massimi studiosi del Cristianesimo e della storia della Chiesa. L’uomo aveva 82 anni. Ma in queste ore una terribile disgrazia si è verificata sempre in Italia, vediamo tutti i dettagli nei paragrafi successivi. Nessuno se lo sarebbe mai aspettato.

Aggredisce vicino con la ruspa

Secondo quanto si apprende una tragedia è avvenuta nelle scorse ore in provincia di Arezzo, precisamente in una frazione del capoluogo di provincia toscano, San Polo. Qui un cittadino albanese di 57 anni ha assaltato la villetta del vicino, un 53enne. Quest’ultimo però ha reagito cacciando fuori un fucile.

L’uomo ha esploso dei colpi che hanno purtroppo centrato il 57enne albanese. Per l’uomo non vi è stato purtroppo nulla da fare, in quanto è deceduto. I carabinieri del comando provinciale e della compagnia di Arezzo si sono recati sul luogo del misfatto, arrestando il 53enne italiano con l’accusa di omicidio.

Da quanto ricostruito dagli inquirenti, attorno alle 20:30, orario serale dunque, il cittadino italiano avrebbe esploso almeno cinque colpi di fucile contro l’albanese, che poi appunto è stato ucciso. L’arma era regolarmente detenuta. Quattro colpi avrebbero colpito mortalmente la vittima. e indagini dei militari dell’Arma hanno consentito di appurare che pochi minuti prima degli spari, la vittima, un vicino di casa dell’uomo arrestato, per futili motivi riconducibili a pregressi dissidi di vicinato, alla guida di un escavatore di sua proprietà, aveva effettuato ripetutamente manovre all’interno del piazzale antistante le loro abitazioni: prima avrebbe danneggiato quattro autovetture parcheggiate, tutte di proprietà dei familiari dell’arrestato, e poi colpito più volte con la benna del mezzo le mura e il tetto dello stabile del 53enne, provocando gravissimi danni strutturali all’abitazione all’interno della quale si trovavano l’arrestato e i suoi familiari a tavola per la cena. L’italiano arrestato nel corso è stato condotto nel carcere di Arezzo dove si attende l’interrogatorio di garanzia. L’abitazione è stata dichiarata inagibile dai Vigili del Fuoco.

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