Il boom delle mucillagini è indubbiamente fastidioso e, specie in queste ore, la lamentela dei bagnanti, unita a quella dei pescatori e dei ristoratori, è una costante. Siamo giunti all’ultimo fine settimana di giugno e c’è chi, trovando un attimo di tempo libero, corre in spiaggia per i primi bagni che, in questo caso, decide di non fare.
Complice l’impennata esponenziale dei termometri di questi giorni ed il maltempo, la situazione è critica in parecchie acque, generando proteste un tanto al chilo da parte dei residenti ma anche di molti turisti che si sono trovati davanti questa brutta sorpresa.
Ed ecco che il malcontento si è fatto collettivo, cercando di ricevere celeri chiarimenti sulla portata del fenomeno da parte degli studiosi che, strumenti, ricerche e monitoraggi alla mano, ci dicono come stanno realmente le cose e quali sono i potenziali pericoli per l’ambiente marino, per la flora e la fauna marina e per l’uomo.
In sintesi: cosa dobbiamo aspettarci per le prossime ore? E quali rischi si corrono con queste mucillagini che sporcano l’acqua, conferendole l’aspetto melmoso e maleodorante che così tanto non si sopporta?
A rompere il silenzio è stato l’esperto, che si è espresso sulla questione mucillagini nei mari italiani. Vediamo insieme cosa ha detto, in dettaglio, nella seconda pagina del nostro articolo, in quanto questo argomento è decisamente scottante e sta generando notevole apprensione.