Italia in lutto, terribile tragedia in spiaggia: lacrime e commozione

Purtroppo una brutta tragedia è accaduta nelle scorse ore in Italia, vediamo che cosa è accaduto e dove. Non ci sono parole per descrivere quanto avvenuto.

Italia in lutto, terribile tragedia in spiaggia: lacrime e commozione

L’estate ormai è arrivata e gli italiani non vedevano l’ora che arrivasse la bella stagione dopo due anni trascorsi con la pandemia di Covid, che ha imposto anche ai gestori degli stabilimenti balneari le regole di distanziamento sociale e dell’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale. Insomma dopo le restrizioni ci si prepara a trascorrere una estate tutto sommato tranquilla, anche se il Covid rimane sempre dietro l’angolo e bisogna utilizzare tutta la prudenza necessaria.

Come ogni anno la cronaca è purtroppo piena di incidenti che accadono sul nostro litorale italiano, da Nord a Sud. Spesso si tratta di malori che avvengono in spiaggia o di annegamenti, circostanza quest’ultima in cui purtroppo ogni anno tantissime persone perdono la vita. Ciò avviene per i motivi più disparati. In queste ore una assurda tragedia si è verificata su una spiaggia italiana, vediamo che cosa è accaduto.

Dramma davanti a tutti

L’ultima tragedia in ordine di tempo si è verificata nella giornata del 7 giugno a Villaggio Coppola, una frazione marittima di Castel Volturno, in provincia di Caserta. Secondo quanto riferisce la stampa locale e nazionale, un uomo di 42enne di origini marocchine, Rahhal Amarri, gestore del lido “Gabbiani” è improvvisamente deceduto a causa di un malore.

Da quanto si apprende Amarri si è gettato in mare per salvare alcuni bimbi che erano in balia delle onde. Questi ultimi sarebbero stati quattro. Due di loro sarebbero riusciti a raggiungere la riva da soli, un altro è stato aiutato da Amarri e il quarto bimbo salvato dal bagnino del lido. Tutti e quattro hanno raggiunto la riva senza ulteriori complicazioni, ma Amarri si è sentito male forse già quando era in mare.

A questo punto non ha più ripreso conoscenza e il bagnino ha tentato di caricare il corpo forse già esanime del 42enne sul pattino di salvataggio. Da quanto si è appreso in queste ore il gestore del lido sarebbe deceduto a causa di un arresto cardiocircolatorio. La salma di Rahhal Amarri è stata trasportata presso l’Istituto di Medicina Legale di Caserta a disposizione dell’autorità giudiziaria per le indagini del caso. La Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere ha aperto un’inchiesta.

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