
La situazione è precipitata rapidamente quando la Protezione Civile ha disposto il passaggio di allerta per lo Stromboli dal livello arancione a quello rosso, il massimo grado di criticità previsto. Questa decisione, ratificata dal ministro Nello Musumeci, è stata dettata da un’attività vulcanica definita “molto intensa”, con flussi piroclastici che hanno raggiunto il mare e segnali di instabilità che hanno imposto misure di estrema cautela.
A poche ore di distanza, anche l’Etna ha dato segni di risveglio, portando le autorità a innalzare l’allerta a livello arancione. L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) ha registrato un rapido aumento dell’attività stromboliana al cratere Voragine, con l’emissione di fontane di cenere che hanno costretto l’aeroporto di Catania a limitare i voli, causando disagi immediati ai viaggiatori.Sul fronte dello Stromboli, il sindaco di Lipari, Riccardo Gullo, ha emanato ordinanze restrittive per limitare l’accesso alle spiagge e monitorare costantemente le zone a rischio tsunami.
La popolazione è stata invitata a seguire scrupolosamente le norme di autoprotezione, mentre il personale del dipartimento regionale è già operativo sul campo per gestire eventuali evacuazioni o emergenze vitali.

Nonostante la situazione sia sotto stretto controllo, la simultaneità dei due eventi ha richiesto un coordinamento senza precedenti tra i Carabinieri, i Vigili del Fuoco e i volontari, pronti a intervenire in caso di un ulteriore peggioramento delle condizioni.
L’obiettivo primario resta la salvaguardia dei residenti e dei numerosi turisti presenti nell’area delle Eolie, in attesa che i giganti di fuoco tornino a un sonno più tranquillo. Una situazione insomma da monitorare attentamente.