L’attenzione pubblica, sul fronte sanitario, si concentra sulla prevenzione dei virus emergenti eppure ci sono patologie che non possono essere considerate archiviate ,anzi, che stanno guadagnando prepotentemente terreno, come quella di cui vi parleremo.
Infatti, nel giro di pochi giorni, ci sono già stati 11 casi ed è stata colpita una neonata. In un mondo in cui i virus dilagano, e in cui il Covid non è l’unico divenuto endemico, gli esperti, che si occupano del loro monitoraggio, pongono l’accento su infezioni che si pensavano sotto controllo ma che, purtroppo, hanno registrato un aumento impressionante.
Preoccupa il fatto che possano continuare a diffondersi e che il livello d’allarme continui a salire , cagionando, nella peggiore delle ipotesi, decessi anche di minori, di soggetti fragili, immunocompromessi, anziani, donne incinta, tra le categorie più a rischio.
Le autorità sanitarie, dato il crescente aumento dei casi, si sono trovate, gioco forza, a dover intervenire in tempi rapidi, con indagini epidemiologiche molto approfondite, per comprendere a cosa sia dovuto questo aumento. L’obiettivo è quello di contenere dei focolai che potrebbero trasformarsi in emergenze sanitarie, ponendo l’accento su una patologia che è tutt’altro che controllata, come inizialmente si ipotizzava.
In pochi giorni, si sono avuti già 11 casi, tra cui una neonata. Le autorità, pertanto, stanno correndo ai ripari. Vediamo insieme cosa sta succedendo e come si sta provando ad arginare il problema, nella pagina successiva del nostro articolo.