Italia, ci risiamo: "Lockdown di fatto". Ecco cosa sta succedendo

L'aumento vertiginoso dei contagi fa profilare sempre di più l'ipotesi di un nuovo lockdown. Occorre porre un freno alle nuove varianti super contagiose: ecco gli ultimi aggiornamenti.

Italia, ci risiamo: "Lockdown di fatto". Ecco cosa sta succedendo

La situazione pandemica in Italia sta peggiorando nuovamente a vista d’occhio, l’aumento dei contagi degli ultimi giorni sembra certificare una nuova ondata. Per due giorni di fila il numero dei nuovi contagiati ha superato le 100mila unità, ma il vero e proprio picco si presume sarà toccato intorno a metà mese. 

La sotto varianti di Omicron sembrano essere decisamente più contagiose, ma nonostante il virus circoli con estrema rapidità, risulta essere per fortuna molto meno letale. Se la situazione dovesse peggiorare ulteriormente, è molto probabile che il Governo decida di rispolverare alcune misure restrittive: vediamo quali.

La situazione del covid

Secondo l’ultimo report della Fondazione Gimbe, i dati emersi nelle ultime settimane sono decisamente preoccupanti anche perchè sottostimati rispetto ai numeri reali. Nella settimana che va dal 29 giugno al 5 luglio, si è registrato un aumento di ben il 55% rispetto alla settimana precedente, con ben 595.349 nuovi casi.

La situazione più grave è quella segnalata in Lombardia, dove l’incremento è stato del 95,9%. Quello che più si teme è un aumento dei contagi così esponenziale vada a compromettere nuovamente la situazione degli ospedali. A tal proposito, si è espresso così il dottor Nino Cartabellotta: “Esistono reali motivi di preoccupazione perché l’occupazione dei posti letto è destinata ad aumentare nelle prossime settimane”.

Se il quadro epidemiologico non dovesse migliorare, il presidente della Fondazione Gimbe paventa conseguenze decisamente gravi: “Quarta dose al palo e con grandi differenze regionali nelle coperture e un’alta percentuale di popolazione sintomatica o isolata, che rischia di determinare un ‘lockdown di fatto’ su vari servizi, inclusi quelli turistici“. Nonostante sia evidente come la campagna vaccinale abbia portato sino ad ora a risultati scarsissimi, tra le soluzioni più auspicate da Nino Cartabellotta c’è quella di somministrare la quarta dose ai più fragili e ad utilizzare il più possibile le mascherine.

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