Influenza, Pregliasco annuncia la brutta notizia: "Nelle prossime settimane.."

Il noto virologo è tornato a parlare della stagione influenzale che ci attende, le notizie non sono affatto positive. Vediamo che cosa sta per succedere.

Influenza, Pregliasco annuncia la brutta notizia: "Nelle prossime settimane.."

Quest’anno la parola normalità sembra essere tornata a farla da padrone nelle nostre vite. Questo che ci accingiamo a trascorrere sarà il primo Natale, dopo due anni, esente da restrizioni di sorta a causa della pandemia di Covid-19, malattia che non è certamente sparita dai radar, ma che è sempre dietro l’angolo, pronta a colpire. Assieme alla Covid però, quest’anno ci sono altri tipi di infezioni che colpiranno sicuramente tantissimi italiani.

Una di queste è l’influenza, che per questi due anni è stata diciamo “dormiente” in quanto l’utilizzo di mascherine e dispositivi di protezione individuali a causa del Covid ne ha limitato l’impatto. Proprio l’influenza è tornata alla ribalta in queste settimane, causando centinaia di migliaia di infezioni e le previsioni non sono affatto rosee.

Pregliasco mette in guardia

Come si sa in questo periodo anche in Italia ha cominciato a circolare la cosiddetta “influenza australiana” il cui ceppo lo si è isolato per la prima volta a Darwin, appunto in Australia. Fabrizio Pregliasco, direttore dell’IRCCS Istituto Ortopedico Galeazzi di Milano, ha dichiarato che la malattia metterà ko nelle prossime settimane bambini e adulti. 

L’incubazione di questa malattia dura da 1 a 2 giorni e chi ne è affetto rischia di rimanere a casa per 4-5 giorni. dopo di ciò i sintomi dovrebbero scomparire molto velocemente. L’influenza rischia di condizionare anche le imminenti vacanze di Natale e Capodanno, quando la gente è pronta a ritrovarsi assieme. 

Secondo Pregliasco il picco dell’influenza “australiana” si avrà proprio sotto Natale quando “si arriverà a 150mila casi giornalieri, per un totale stagionale di 10 milioni di casi a Capodanno”. Insomma per Pregliasco sarà una stagione bella tosa dal punto di vista epidemiologico, purtroppo l’influenza “australiana” potrebbe anche causare dei morti che nel caso delle sindromi influenzali sono dai 5 ai 20mila l’anno. La prudenza quindi non è mai troppa.

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