Influenza australiana, i sintomi a cui prestare attenzione

Il mondo è in grande apprensione per una nuova patologia che si è già sparsa a macchia d'olio. Spunta l'influenza australiana, scopriamo a quali sintomi fare attenzione.

Influenza australiana, i sintomi a cui prestare attenzione

Dopo due terribili anni di pandemia il mondo è sconvolto dall’arrivo di un’altra grave minaccia. Il Covid, tutto sommato, sembra essere messo ormai alle porte poichè, nonostante l’aumento dei contagi di questi ultimi giorni, i numeri delle ospedalizzazioni e dei morti sono ormai sotto controllo.

In queste ultime settimane gli esperti di tutto il mondo hanno segnalato l’insorgere di una nuova patologia, cioè l’influenza australiana. Le modalità di trasmissione sono molto simili a quelle del Covid, cioè tramite le goccioline diffuse con tosse e starnuti. Per quanto riguarda, invece, la sintomatologia, spiccano alcune differenze importanti: vediamo quali.

I sintomi

Ad essere messi al tappeto dalla nuova influenza australiana sono già 2.5 milioni di italiani che, dopo il Covid, si ritrovano questo inverno a fare i conti con quest’altra patologia infettiva. L’incubazione di questo virus è di appena 2 giorni, dopo i quali iniziano a manifestarsi i primi sintomi di una malattia che colpisce soprattutto i bambini.

“In Lombardia assistiamo a una tempesta perfetta che mette insieme più fattori: dalla scarsa alfabetizzazione sanitaria dei genitori al carico di lavoro dei singoli pediatri che hanno anche fino a 1.400 assistiti da seguire. Se, come sta accadendo in queste ultime settimana, l’incidenza dei casi sale rapidamente si creano diversi problemi”- ha dichiarato ad Adnkronos Roberto Caputo, il segretario regionale della Federazione italiana medici pediatri della Lombardia.

Per quanto riguarda i sintomi, i contagiati devono fare i conti con febbre alta, dolori, tosse secca, cefalea e dolori muscolari. Soprattutto tra i bambini, i pediatri segnalano poi il rischio di complicanze gravi come otiti,polmoniti, encefaliti e miocarditi. Per quanto riguarda la terapia da adottare, i medici consigliano gli antipiretici per abbassare la febbre, da evitare categoriamente gli antibiotici, che sarebbero del tutto inutili, oltre che dannosi, per curare una malattia virale. Su prescrizione del medico è possibile fare uso di sedativi per la tosse e aerosol. 

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