"In pensione a 60 anni". La riforma che cambia tutto (1 / 2)

"In pensione a 60 anni". La riforma che cambia tutto

Andare in pensione prima non è + più un  sogno così diffuso tra gli italiani, dal momento che chi ha scelto nel 2025 il pensionamento anticipato è diminuito di parecchio,  del 17,3%, stando agli ultimi dati statistici che  racchiudono le scelte dei lavoratori del nostro Paese.

I motivi di questa significativa riduzione della scelta di andare in pensione prima sono molteplici e molto variegati tra loro.Le pensioni anticipate sono soggette a requisiti economici più stringenti, gli italiani sono meno propensi ad uscire anticipatamente dal mondo del lavoro,  è aumentata l’età pensionabile che, per la pensione di vecchiaia, rimane fissata a 67 anni.

Da sempre, l’argomento pensionistico è uno dei più chiacchierati e controversi ,poichè non è affatto facile conciliare i complicati e intricati equilibri in gioco. Nel contempo, il governo punta a smussare il clima tesissimo e il malcontento.

Se da un lato, già andare in pensione è un’utopia per parecchi, complice l’elevato tasso di disoccupazione; dall’altro chi ci va, si trova con un misero cedolino con cui, in svariati casi, non riesce ad ottemperare nemmeno le spese primarie. Detto questo che non deve stupirci,  è arrivata una notizia finalmente positiva.

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Si parla di andata in pensione a 60 anni  con una riforma che cambia tutto ma di cosa si tratta? Non ci resta che vedere insieme cosa sta succedendo nella pagina successiva del nostro articolo, in modo da annotare i requisiti e le categorie di lavoratori interessati dal provvedimento.

  Per il momento è solo un disegno di legge, ma potrebbe cambiare completamente le prospettive...