In ospedale dopo aver mangiato una pizza surgelata: ancora guai per il noto marchio

Ci sono ancora gai per un noto marchio di prodotti alimentari, la situazione sta diventando seria. Vediamo di quale prodotto si tratta e cosa sta succedendo.

In ospedale dopo aver mangiato una pizza surgelata: ancora guai per il noto marchio

In questi giorni, anche nel nostro Paese, si sta parlando di numerosi prodotti commerciali che sono stati ritirati dal mercato perchè contenti qualche sostanza nociva per gli esseri umani. Si pensi ad esempio a quanto successo con alcuni lotti di ovetti Shoko Bons, noto prodotto della Kinder-Ferrero che è stato ritirato in alcuni Paesi del Nord Europa a causa del rischio salmonella.

Proprio per questo motivo l’azienda Ferrero aveva bloccato in via del tutto precauzionale uno stabilimento di produzione in Belgio. La situazione in questione viene costantemente monitorata dalle autorità, e quindi tenuta sotto controllo. Anche altri prodotti della Ferrero sono stati ritirati dopo l’allarme del rischio salmonella. Dobbiamo precisare che si tratta solo di alcuni lotti di prodotto. Ma un altro alimento prodotto da un noto marchio italiano sta destando preoccupazione, vediamo di cosa si tratta. 

Guai per il noto marchio

Negli scorsi giorni si è appresa la notizia di numerose intossicazioni di bambini e adulti che si sono sentiti male dopo aver consumato una pizza surgelata prodotta dalla Buitoni e commercializzata sotto il nome di Fraîch’Up, prodotto che, lo precisiamo, viene venduto soltanto in Francia, per cui in Italia non vi è alcun tipo di problema sotto questo aspetto. 

Una donna francese in queste ore ha fatto causa alla Nestlè, l’azienda che controlla Buitoni, in quanto ha contratto il batterio Escherica coli proprio dopo aver mangiato la pizza surgelata commercializzata sotto il nome di “Bella Napoli”. La donna, una madre, ha consumato il prodotto il 25 marzo scorso. 

La denuncia in questione arriva a diverse settimane di distanza da quando la Procura di Parigi ha aperto un’inchiesta per “inganno di merci, esposizione o vendita di prodotti alimentari corrotti o falsificati dannosi per la salute, immissione sul mercato di un prodotto dannoso per la salute, messa in pericolo di altri, lesioni involontarie e omicidio colposo” – questo in quanto due bambini sono purtroppo deceduti. 

Inoltre nello stabilimento Buitoni con sede a Lilla, una ispezione ha trovato condizioni igieniche non adeguate e topi all’interno dell’impianto di produzione, che quindi è stato immediatamente chiuso dall’autorità giudiziaria. Tra febbraio e marzo erano stati riportati 75 episodi d’intossicazione causata dal batterio Escherichia coli, tra cui appunto rientrano i due decessi. 

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