Il noto infettivologo, Massimo Galli, si lascia andare nel corso di una lunga intervista, sugli effetti particolarmente gravi della malattia. In questi ultimi anni di pandemia, non si può dire certo sia stato mai particolarmente rassicurante. Per Galli, la situazione è ancora seria e non bisogna ancora abbassare la guardia, perciò è necessario dire le cose come stanno.
Tra l’altro, a fare i conti direttamente con il Covid, è stato lo stesso infettivologo che, lo scorso Capodanno, è risultato positivo per lungo tempo. Ora, a suo dire, si troverebbe ancora a fare i conti con gli effetti della malattia. Purtroppo, dopo 4 mesi, e nonostante le tre dosi di vaccino, per Massimo Galli qualcosa sembra essere cambiato in peggio dopo la malattia: ecco di cosa si tratta.
Le parole di Galli
Per il noto infettivologo non ci sono dubbi, se non avesse fatto le tre dosi di vaccino, la sua situazione clinica poteva anche essere peggiore. Sta di fatto che dopo 4 mesi, avvertirebbe ancora i terribili effetti del long covid: “L’infezione non è stata una passeggiata ma non fossi stato trivaccinato sarei stato molto peggio. Ora mi piaccia o no, devo ammettere che sono quattro mesi che non sto bene. Mi ritrovo molle come un fico alle 4 del pomeriggio. Mi comporto come se non la sentissi, questa stanchezza, ma c’è”.
Insomma, per Galli, il covid è stato un brutto colpo, dalla quale farebbe enorme fatica a riprendersi. Ad ogni modo, ritiene sia importante vaccinarsi, per non fare i conti con problematiche ancora peggiori. Intanto, a suo dire, è ancora fondamentale mantenere tutte quelle misure di protezione, come le mascherine, che potrebbero salvare la vita soprattutto ai fragili e agli anziani: “Togliere le mascherine al chiuso è una discreta corbelleria, perché è uno strumento di protezione individuale e, in determinati contesti, toglierle vuol dire non considerare i fragili”.
Infatti, secondo Galli, sebbene sia fondamentale procedere con la vaccinazione, non bisogna mettere da parte tutte quelle misure che possono prevenire la malattia, soprattutto in chi ha un sistema immunitario più fragile, e quindi a rischio anche con 3 o 4 dosi. Infine, decide di togliersi qualche sassolino in merito alle sue numerose apparizioni televisive: “Il mio unico obiettivo è sempre stato dire ciò che era corretto dal punto di vista scientifico senza nessuna forma di asservimento. Non ho mai ricevuto un centesimo, non ho mai firmato un contratto. Non ero lì a tirar fuori vantaggi, anzi, forse sono stati più gli svantaggi“.