Abbiamo da poco ricordato i nostri cari defunti nella giornata del 2 novembre. Tutti noi abbiamo una persona cara infatti a cui andare a fare visita, persone che purtroppo non ci sono più e che hanno lasciato questo mondo. Essi sono sempre nel nostro cuore.
Come si sa i defunti vengono riposti in luoghi appositi, appunto i cimiteri. Questi luoghi fanno un certo effetto, soprattutto nelle persone sensibili. Abbiamo spesso sentito parlare di notizie inerenti appunto i cimiteri, che vengono magari presi di mira da gente poco raccomandabile per fare certi rituali.
Le forze dell’ordine sono sempre attenti a questi fenomeni e al giorno d’oggi i cimiteri sono appunto dotati di impianti di videosorveglianza che mirano proprio ad evitare che si verifichino tali episodi o comunque fatti inerenti al vandalismo.
Non tutti i cimiteri ovviamente sono dotati di telecamere, ma sono comunque posti sempre sorvegliati anche da qualche custode. E quando accade qualcosa in un camposanto davvero si stenta a credere a tutto ciò.
Quando accade qualcosa di grave nel nostro Paese, ma in generale nel mondo come è noto intervengono le forze dell’ordine, che quindi immediatamente si mettono a lavoro per poter scoprire che cosa sia successo e se ci siano appunto eventuali responsabili.
La vicenda che vi stiamo per raccontare, dalla seconda pagina del nostro articolo, ha davvero dell’incredibile e appunto si è verificata in un cimitero. La vicenda è stata ripresa da tutti i media nazionali che hanno seguito il caso con moltissima dedizione.
Chi segue la cronaca avrà sicuramente sentito parlare del caso dell’anziana trovata legata e imbavagliata in una cappella nel cimitero di Anzio, vicino Roma. La vicenda ha fatto scalpore.
La Polizia di Stato, dopo aver scoperto il tutto, ha proceduto al fermo dell’ex genero della donna e di un complice. Sarebbero stati loro secondo gli inquirenti a legare e imbavagliare la donna lasciandola nel camposanto.
Già nei momenti successivi alla scoperta del misfatto si era capito che la donna doveva essere stata avvicinata da una persona di sua conoscenza. Le volevano dare forse una sorta di lezione per una storia finita male, ovvero quello dell’ex genero con la sua compagna, figlia della donna.
La donna, 76 anni, era stata trovata in una cappella chiusa da una porta a vetri, con la testa e il volto completamente fasciati da nastro da pacchi adesivo. Per lei non ci sono state conseguenze per la vita ma si è temuto davvero il peggio, in quanto la donna era già priva di sensi.
L’ex genero era stato già allontanato dalla casa famigliare in quanto accusa di maltrattamenti in famiglia con divieto di avvicinamento proprio alla ex compagna e ai luoghi da quest’ultima frequentati.
Gli inquirenti a casa del complice hanno trovato fascette uguali a quelle con cui era stata legata la donna. I due sono accusati di concorso in sequestro di persona e rapina aggravata. Nei prossimi giorni si potranno sicuramente conoscere ulteriori dettagli su questo caso di cronaca che ha scosso il nostro Paese e la stessa cittadina di Anzio.