Il ritrovamento a casa di Sebastiano, svolta clamorosa (1 / 2)

Il ritrovamento a casa di Sebastiano, svolta clamorosa

Quello di Liliana Resinovich è uno di quei gialli che, come una matrioska, non smette di riservare nuovi colpi di scena, da ultimo, quello che vede il marito della 63enne, rinvenuta priva di vita il 5 gennaio 2022,  nel boschetto dell’ex ospedale psichiatrico di Trieste,  iscritto ufficialmente nel registro degli indagati, ad aprile 2025.

Si tratta di una  svolta sul giallo di Lilly che ad oggi continua a rappresentare una grovigliosa matassa per gli addetti ai lavori, al fine di conoscere tutto ciò che  è successo dal giorno della sua scomparsa a quello del ritrovamento dei suoi resti. L’iscrizione nel registro è avvenuta dopo la disposizione, da parte del   gip Luigi Dainotti, di nuove e approfondite indagini.

A determinarla, sarebbero stati i risultati della consulenza medico legale, secondo i quali la Resinovich non si sarebbe tolta al vita, ma sarebbe stata soffocata per mano di terzi, ribaltando, dunque, l’ipotesi iniziale, quella del gesto estremo.

Questo non è l’unica novità, in quanto gli ultimissimi sviluppi, battuti proprio in queste ore dalla stampa, sono altrettanto importanti, che potrebbero servire, una volta per tutte, a capire cosa sia accaduto alla povera Liliana, dal momento che la sua storia non ha ancora trovato verità e giustizia, in quanto nessuno è finito in cella, come responsabile del suo delitto.

Si parla dell’ennesima svolta clamorosa sul caso Liliana Resinovich, alla luce del ritrovamento fatto nella casa  di Sebastiano Visintin, quella da cui la moglie si sarebbe allontanata sino al ritrovamento del suo corpo, due settimane dopo, nel boschetto dell’ex ospedale psichiatrico triestino. Vediamo insieme di cosa si tratta, in dettaglio, nella pagina successiva del nostro articolo.