Katy Skerl aveva solo 17 anni quando è stata fatta fuori in una vigna alle porte di Roma e da quel maledetto 21 gennaio 1984, sono trascorsi 41 anni. Katy, come chi ha seguito il caso, sin dai suoi albori, sa, era la figlia di Peter Skerl, famoso regista di film a luci rosse, grandissimo anticonformista.
La ragazzina frequentava il liceo artistico di ponte Milvio, dove i suoi compagni la adoravano sino all’agghiacciante notizia del decesso di Katy, che venne strangola. All’epoca, il suo è stato definito un cold case ma cosa c’entra questo caso con la scomparsa di Emanuela Orlandi, di cui si sono perse le tracce nel 1983?
Ricostruiamo gli ultimi istanti della Skerl. La 17enne ha percorso il parco dell’Aguzzano, recandosi ala festa di una studentessa del liceo Orazio, in largo Bacone, attorno alle 16. Intorno alle 18:30, dopo essersi sentita dire no dal fratello cui aveva chiesto di sconcertarla almeno sino alla fermata del bus, doveva raggiungere in fretta un’amica sulla Tuscolana.
Questi sono gli ultimi minuti di vita della povera Katy, strozzata, con la spina dorsale spezzata e ritrovata all’altro capo di Roma, oltre il Raccordo anulare, ai bordi di una vigna a Grottaferrata.
Il giallo di questa ragazza bionda, però, presenta dei legami col caso Orlandi e perché si parla di premonizione del padre? Ve lo riveliamo nella pagina successiva del nostro articolo, alla luce degli ultimissimi sviluppi attorno al cold case del femminicidio di Katy.