
Il campo, in quel momento, è quindi diventato un palcoscenico per la vendetta sportiva più pura. La reazione di Erling Haaland non è stata verbale né fisica, ma brutale e chirurgica: si è concretizzata con una doppietta devastante che ha fissato il risultato sul tabellone, 4-1.
Dopo la partita, come ha raccontato lui stesso in un’intervista rilasciata alla TV norvegese, il centravanti ha rivelato i dettagli della provocazione. Secondo il racconto, la tattica di Gianluca Mancini era andata ben oltre il semplice trash talking. Il difensore, infatti, aveva utilizzato un contatto aggressivo e non desiderato, un tentativo di disturbo psicologico per farlo uscire dalla gara.
Di fronte a quel gesto, Haaland ha scelto una risposta spiazzante: “Gli ho risposto grazie”. Quel ringraziamento, pieno di sarcasmo gelido, aveva sortito l’effetto opposto.

Il racconto si chiude con l’immagine di un Mancini infastidito e visibilmente colpito nel morale, frustrato dalla risposta inattesa del bomber che aveva trasformato l’offesa in benzina per il proprio motore. Per Haaland, quel duello spigoloso si è rivelato la chiave per trovare la concentrazione e la rabbia necessarie a sbloccare il suo talento.
Insomma una situazione che il giocatore norvegese ha trasformato in voglia di far bene e in una prova di forza davvero entusiasmente che ha fiaccato nel morale lo stesso Mancini. Adesso l’Italia dovrà affrontare i playoff dove anche un passo falso potrebbe costare molto caro agli Azzurri. Vedremo come andrà a finire nei prossimi giorni si terranno i sorteggi a Zurigo e da li potremo capire che destino attende il nostro calcio, Gattuso e compagny non possono comunque più sbagliare.