Guidare un’auto intestata a un’altra persona, fate attenzione si rischiano multe salatissime (1 / 2)

Guidare un’auto intestata a un’altra persona, fate attenzione si rischiano multe salatissime

A volte è solo una questione di fiducia, un prestito casuale per un trasloco, una gita fuori porta o un’emergenza inaspettata. Sulla strada italiana, l’atto di mettersi al volante di un’automobile intestata a un parente, un amico stretto o un collega non costituisce, di per sé, un’azione vietata dalla legge.Quello che importa, in quel momento di apparente normalità, è la regolarità base.

Il veicolo in questione deve essere scrupolosamente assicurato, sottoposto a revisione e conforme a tutte le norme basilari di circolazione.È questa la facciata luminosa della libertà di movimento, un velo di consuetudine che copre la vera linea di pericolo amministrativo.

Perché, al di là di ogni apparenza, la normativa del Codice della Strada opera una distinzione netta, un confine sottile che la maggior parte dei guidatori ignora.La legge separa in modo cruciale l’uso puramente occasionale da quello che viene definito continuativo.

Sappiamo benissimo che ogni automobile deve essere assicurata e a norma per poter circolare questo in quanto ci sono precise norme da seguire per poter circolare in auto o comunque sia con qualsiasi mezzo che preveda appunto una assicurazione e regolamenti precisi.

Non si può viaggiare insomma con mezzi assolutamente non a norma, tutto deve essere dichiarato e anche prestare la macchina ad un’altra persona che non sia intestataria della stessa potrebbe comportare problemi di non poco conto qualcosa di davvero molto particolare e davvero incredibile che le persone non si aspettavano gli italiani sono avvisati su questo ci sono norme ben precise.