Greta Thunberg è una nota attivista svedese che si batte, sin da ragazzina, per lo sviluppo sostenibile e contro il cambiamento climatico. E’ nota per aver dato origine al movimento studentesco internazionale Fridays for Future, oltre ad essere intervenuta in prima persona in importanti eventi internazionali come la COP24, un vertice delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici.
In queste ore la Thunberg è tornata a far parlare di sè per un’importante manifestazione alla quale ha presieduto in Germania, dove sarebbe stata portata via di forza dalla polizia locale. La nota attivista avrebbe ignorato le loro intimazioni, e alla fine gli agenti sono stati costretti ad arrestarla: ecco per quale motivo.
L’accaduto
Si protestava ormai da diversi giorni a Lutzerath, una piccola cittadina della Germania occidentale, ineressata da un programma di allargamento di una miniera di lignite. Nella giornata di ieri, ad unirsi alla marea umana già presente sul posto, circa 15mila persone secondo la polizia, anche Greta Thunberg insieme a circa 200 attivisti.
Secondo quanto riferisca la Bild, l’attivista sarebbe stata portata via di forza dalla polizia dopo che gli agenti le hanno intimato di togliersi sul bordo di un muro che dava proprio sulla miniera. A quel punto gli agenti sono stati costretti ad arrestarla, seppur senza ammanettarla, trascinandola via dal luogo delle proteste.
“La Germania si sta mettendo in imbarazzo. Penso che sia assolutamente assurdo che questo stia succedendo nel 2023“- ha tuonato la Thunberg, la cui notizia dell’arresto ha suscitato grande clamore mediatico in tutta Europa. Dal primo giorno delle proteste, a partire da mercoledì scorso, circa 300 attivisti sono stati portati via dai poliziotti. Lo scorso sabato, invece, si sono verificati degli scontri tra polizia e i manifestanti, presumibilmente black block, che tentavano di entrare in aree vietate della miniera di lignite. Si attendono aggiornamenti nelle prossime ore, ma la maggior parte dei manifestanti sono stati già sgomberati.