Governo Meloni, maxi stangata alla Chiesa (1 / 2)

Governo Meloni, maxi stangata alla Chiesa

Che il governo Meloni abbia un bel da fare è cosa nota, dal momento che nel calderone dei temi scottanti da affrontare ci sono anche le fatidiche tasse. Se esse sono un grattacapo per i comuni cittadini, figuriamoci quanto    facciano “rumore” se riguardano la Chiesa. Come ormai noto, al giorno d’oggi è impossibile suddividere l’ambito religioso dai restanti, specie se si tratta di tasse.

La discussione sulle presunte imposte non pagate dalla Chiesa continua da più di 15 anni e, come i ben informati sapranno, è stata emessa, diverso tempo fa, una sentenza della Corte di giustizia europea che imponeva all’Italia di recuperare le illecite esenzioni concesse nell’arco temporale che va 2006 al 2011, pur non esistendo un dato ufficiale su quanti siano i soldi da restituire in ballo.

Secondo diverse stime, si parlava di una cifra che poteva variare da un minimo di un miliardo e mezzo fino alla somma di 11 miliardi in cinque anni di tasse mai richieste dallo Stato italiano. Si tratta di una lunga e complessa storia, riguardante le tasse del settore ecclesiastico, che pare essere arrivata ad una clamorosa svolta.

In questi giorni così movimentati sul fronte nazionale ed estero, c’è un argomento che sta destando fortissima preoccupazione, riguardante proprio le tasse ecclesiastiche e che, come prevedibile, occupa le principali testate, specie quelle di cronaca ed economia.

Parliamo di una maxi stangata alla Chiesa e la notizia fa decisamente rumore. Vediamo insieme cosa sta accadendo nella seconda pagina del nostro articolo.