Gli amici di Giovanni Zippo, la confessione da brividi: "Era una relazione nociva, cosa faceva" (1 / 2)

Gli amici di Giovanni Zippo, la confessione da brividi: "Era una relazione nociva, cosa faceva"

La guardia giurata 40enne Giovanni Zippo, reo confessa della deflagrazione di via Nizza, a Torino,  dopo il suo arresto, avvenuto il 5 luglio, è ricoverato ad oggi  all’ospedale Cto. L’uomo, resosi responsabile del decesso del 33enne Jacopo Peretti e del ferimento di altre cinque persone, verrà, in queste ore, sottoposto ad interrogatorio.

Viene piantonato  nella sua stanza al reparto ustionati dalle forze dell’ordine, sin da quando ha confessato, dicendosi pentito e nel frattempo, le indagini,  coordinate dalla procura di Torino, non lasciano nulla al caso per ricostruire che cosa Zippo ha  messo in atto.

L’ipotesi dell’incidente,  in poco tempo, raccogliendo le testimonianze di vicini, colleghi e familiari, nonché  le immagini delle telecamere di sorveglianza, ha ceduto il posto ad una ricostruzione agghiacciante,  così come lo  il movente che ha guidato la mano del 40enne.

Piano piano,  è stato  messo assieme tutto il puzzle, ma , in queste ore, proprio grazie alle parole di chi gli voleva bene,  è stato possibile  capire molto altro di quello che è avvenuto prima, durante e dopo.

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Gli amici di Giovanni Zippo hanno fatto una confessione da  brividi, parlando di  una relazione malata. Vediamo insieme perché , nella pagina successiva del nostro articolo, dal momento che le loro parole sono un colpo al cuore per tutti coloro che stanno seguendo gli sviluppi del caso, in attesa dell’interrogatorio dell’arrestato.