Il corpo della 29enne napoletana Giulia Tramontano, scomparsa fra sabato e domenica, è stato ritrovato poco dopo la mezzanotte del 31 maggio, ma era chiaro da ore che non c’erano speranze di trovarla in vita. Si è chiuso nel peggiore dei modi questo caso che ha tenuto gli italiani, sino all’ultimo, col fiato sospeso.
La povera Giulia, incinta al settimo mese, non si era allontanata volontariamente ma è stata uccisa per mano del suo compagno, Alessandro Impagnatiello, barman 30enne dell’Armani Bamboo di via Manzoni a Milano, che ha dato indicazioni per ritrovare il corpo.
I carabinieri lo hanno recuperato intorno all’una di giovedì notte in via Monte Rosa a Senago, in un’ intercapedine dietro un edificio che ospita alcuni box. L’uomo,che è indagato anche per occultamento di cadavere e interruzione della gravidanza senza il consenso della donna, avrebbe anche tentato di bruciare il corpo, trovato avvolto in alcuni sacchi di plastica.
I carabinieri hanno capito che si trattava proprio di Giulia, riconoscendola dal tatuaggio sul braccio destro, quello che che abbiamo avuto modo di vedere nella foto in costume, diramata su tutti i quotidiani e i siti che si sono occupati del caso, nell’identikit messo a disposizione con la speranza di ritrovarla viva.
La madre di Giulia ha rotto il silenzio, facendo delle importanti rivelazioni che hanno lasciato tutti i lettori a bocca aperta. Vediamo insieme cosa ha dichiarato la donna, rimasta orfana della figlia che tanto amava, trasferitasi, da diversi anni, da Napoli a Milano.