Nella precedente pagina del nostro articolo dicevamo che le ricerche sono state estese a tutto il Nord-Est. E questo in quanto quello che emergerebbe dai filmati ripresi dalle telecamere di videosorveglianza installate lungo il percorso fatto dall’auto immortalerebbero la Fiat Grande Punto di Filippo parlerebbe chiaro.
Il veicolo sul quale viaggiavano i due è stato ripreso dagli occhi elettronici di alcuni comuni che si trovano al confine con la provincia di Pordenone. Dai filmati si vede che l’auto prima si dirige verso la provincia di Treviso e poi verso quella di Pordenone. Le ricerche arrivano fino a Trento e Belluno.
Le forze dell’ordine in queste ore hanno trovato inoltre delle tracce di liquido organico nella zona industriale del paese di Fossò, in provincia di Venezia. Questa sarebbe una delle zone in cui il veicolo di Filippi sarebbe transitato. E a gettare ancora di più un’ombra sinistra su questa vicenda è la testimonianza di un vicino di casa di Giulia che avrebbe visto i due litigare proprio nei momenti precedenti la scomparsa. I fatti sono stati confermati anche dallo zio di Giulia, che ha ripreso le parole del vicino.
“Lasciami” – avrebbe gridato lei (Giulia) nei confronti di Filippo e questo farebbe capire come i due fossero nel pieno di una lite. A quel punto Filippo, sempre secondo il racconto del vicino, avrebbe afferrato Giulia e l’avrebbe trascinata in auto.
Lei aveva lasciato Filippo alla fine di agosto, ma a quanto pare il ragazzo non accettava la decisione di Giulia. Gli inquirenti stanno lavorando a fondo per risolvere questo complesso caso.
Tra l’altro l’ultima cella agganciata dal cellulare di Giulia è quella di Fossò, lì dove sono state ritrovate le tracce di sangue, che ancora non si sa se appartengano ai due ragazzi. Nelle prossime si potranno sicuramente conoscere ulteriori dettagli su questa vicenda.