Il femminicidio di Giulia Cecchettin è destinato a lasciare un’impronta indelebile nella storia recente del nostro Paese. I sogni e le speranze di una ragazza appena 22enne, a pochi giorni dal traguardo della laurea, sono stati spezzati troppo presto dalla follia del suo killer, l’ex fidanzato Filippo Turetta.
Dei due giovani si erano perse le tracce da sabato 11 novembre, quando erano usciti insieme per una cena. Il corpo senza vita di Giulia Cecchettin è stato ritrovato dopo una settimana di ricerche in un canalone tra il lago di Barcis e la zona di Piancavallo. Dopo essersi disfatto del corpo, il killer si è rimesso in fuga valicando le Alpi e raggiungendo la Germania, dove è stato arrestato in un’area di sosta nei pressi di Lipsia, ormai sfinito e senza più speranze di proseguire la sua assurda fuga.
Il 22enne è rientrato in Italia sabato 25 novembre con un volo sul Falcon 900 dell’Aeronautica Militare, ed è stato trasferito nel penitenziario di Verona. Nella giornata di ieri, venerdì 1 dicembre, il 22enne si è presentato nuovamente davanti al pm per un nuovo interrogatorio che è durato circa 9 ore.
Questa volta Turetta è stato messo torchio dagli inquirenti, i quali lo hanno incalzato sin nei minimi particolari di quello che è successo quel maledetto 11 novembre. Il 22enne di Torreglia ha dichiarato ancora una volta di volersi assumere tute le responsabilità del suo gesto e di voler pagare per quanto commesso.
Ancora sofferente la famiglia di Giulia Cecchettin, che proprio in queste ore si è ritrovata però a fare i conti con uno spiacevole episodio. E’ molto grave quello che è successo alla nonna della 22enne di Vigonovo. Scopriamo cosa le è successo nella pagina successiva.