Quello dell’inviato è un lavoro molto prezioso nel mondo del giornalismo, perchè grazie alla presenza sul posto è possibile raccogliere informazioni in tempo reale e con grande accuratezza. Tuttavia è anche vero che trovarsi in prima persona in luoghi coinvolti da tumulti o manifestazioni può rivelarsi per certi versi rischioso.
Lo sanno bene di questi tempi gli inviati di guerra nel territorio ucraino, ripresi con i classici elmetti con la scritta ‘press’, cioè stampa, una parola che li rende subito identificabili e che può salvare loro la vita. Come noto i giornalisti sono protetti dal diritto internazionale e non possono divenire bersaglio degli eserciti in campo.
Tra gli inviati più noti in Italia spicca senza ombra di dubbio Giovanna Botteri, nota giornalista italiana per tanti anni corrispondente della Rai dagli Stati Uniti. Figlia del giornalista Guido Botteri, dopo la laurea in filosofia si dedica al giornalismo e alla fine degli anni 80′ inizia a collaborare per l’emittente di Stato, raccontando tutti i principali eventi internazionali in qualità di inviata.
In questi giorni Giovanna Botteri sta raccontando da Parigi le proteste che si stanno celebrando in Francia contro la riforma delle pensioni del Governo Macron. I cittadini francesi, ancora oggi dai tratti rivoluzionari, stanno mettendo a ferro a fuoco le strade della capitale per protestare contro l’innalzamento dell’età pensionistica da 62 a 64 anni.
La giornalista si è ritrovata a pochi metri dagli scontri con la polizia, al punto che è incappata accidentalmente in un brutto inconveniente. Ad un certo punto la Botteri ha dovuto asciugarsi le lacrime: scopriamo che cosa le è successo.