C’è da dire che sino a quando era in vita, Gina Lollobrigida non ha espresso parole al miele nei confronti del figlio, il loro rapporto era ormai ridotto ai ferri corti, motivo per il quale l’attrice avrebbe lasciato parte della sua ricca eredità all’ex assistente Andrea Piazzolla.
Dal canto suo quest’ultimo aveva dichiarato di realizzare le ultime volontà della Lollobrigida: ” La promessa che le faccio è che non la tradirò mai. La metà che ha lasciato a me desidero che sia messa a disposizione per i suoi desideri, quindi far conoscere l’arte. La mia parte sarà totalmente messa all’interno del trust che si occupa di queste cose“.
Il figlio dell’attrice è invece convinto che la madre sia stata fortemente raggirata dal manager, mettendo in evidenza come la situazione sia cambiata di punto in bianco dopo un viaggio a New York con Piazzolla. Ad ogni modo in queste ore il legale di Milko Skofic, Paolo Lelli, è intervenuto a Pomeriggio Cinque per rivelare le ultime novità sulla questione dell’eredità dell’attrice.
In sostanza è stata aperta con l’aiuto di un fabbro la cassaforte presente nella stanza della Lollobrigida ed, incredibilmente, è risultata vuota. Il tutto è avvenuto sotto la supervisione di un notaio e di legali rappresentanti dei 2 eredi dell’attrice, ma tra lo stupore generale non è stato rinvenuto nulla di quello che ci si aspettava.
Al momento risultano circa 350 oggetti del patrimonio personale di Gina Lollobrigida posti sotto il sequestro della Guardia di Finanza, un inventario che si pensava di arricchire rinvenendo altri beni nella cassaforte. Nell’ultima udienza del processo che vede protagonisti i due eredi, Milko Skofic ha accusato ancora una volta l’ex assistente della madre, dichiarando anche come ad un certo punto siano stati messi i lucchetti a tutte le porte della casa della madre e gli sia stato quindi precluso l’accesso.