Nata a Subiaco il 4 luglio del 1927, Gina Lollobrigida aveva 95 anni compiuti. All’anagrafe Luigia Lollobrigida, proveniva da una famiglia di produttori di mobili che, a causa della guerra, perse tuti i suoi beni. Fu così che la grande Gina decise cdi trasferirsi a Roma, iscrivendosi all’Istituto di Belle Arti e per mantenersi gli studi cominciò a girare per i locali disegnando caricature col carboncino e posando per alcuni fotoromanzi con lo pseudonimo di Diana Loris.
Nel 1947, lei, che è sempre stata di una bellezza disarmante e di un fascino senza tempo, prese parte al concorso di Miss Italia, classificandosi terza, dopo Lucia Bosè e Gianna Maria Canale. Non come le miss di oggi, Gina aveva ben chiare le sue aspirazioni, tanto che, nella scheda di presentazione al concorso, scrisse: “far qualcosa di serio con le mie capacità”.
Una lunghissima carriera, costellata di successi e di consacrazioni nell’olimpo dei grandi attori di tutti i tempi. Un’attrice divina, Gina, che ha lavorato accanto a registi indimenticabili, da Vittorio De Sica a Mario Monicelli, da Pietro Germi a Mario Soldati, oltre ad essere diretta da registi internazionali come Burt Lancaster, Humphrey Bogart, John Huston, King Vidor. Con la morte della Lollobrigida se ne va una delle ultime stelle rimaste del Novecento cinematografico.
Parliamo di un’artista che, nella sua lunga carriera, ha vinto sette David di Donatello, un Golden Globe, due Nastri d’Argento e una stella sulla celebra passeggiata delle stelle, la Hollwyood Walk of Fame. Lo scorso settembre l’attrice, a tutti nota come “la Bersagliera”, era stata dimessa dalla clinica, dopo una caduta in casa che le aveva causato una frattura del femore che l’aveva fatta finire sotto i ferri.
Non era la prima volta, in quanto, quattro anni prima, la Lollo era finita ricoverata, sempre a causa di un un incidente domestico meno grave, all’ospedale Sant’Eugenio, per poi essere dimessa 2 giorni dopo. A settembre 2022, invece, l’incidente è avvenuto due settimane prima della tornata elettorale del 25, in cui la Lollobrigida era candidata a Latina al collegio uninominale del Senato, e in altre circoscrizioni nel plurinominale proporzionale, per la lista ‘Italia sovrana e popolare’. Instancabile fino alla fine, negli ultimi anni si era dedicata, in particolar modo, all’arte e alla fotografia, con molte mostre, e non smetteva di fare progetti, l’ultimo un libro di disegni. Addio grande Gina.