Giallo di Liliana Resinovich, ha confessato tutto: la testimonianza choc (1 / 2)

Giallo di Liliana Resinovich, ha confessato tutto: la testimonianza choc

Continua a tenere banco il caso di Liliana Resinovich, la donna trovata morta nel bosco avvolta in dei sacchi neri. Scomparsa il 14 dicembre 2021, la vittima è stata poi ritrovata dopo qualche giorno in un boschetto nei pressi dell’ex Ospedale Psichiatrico di San Giovanni.

Viste le macabre condizioni del ritrovamento del cadavere, avvolto in due sacchi neri con la testa chiusa in dei sachetti di Nylon, si è pensato subito all’ipotesi di omicidio per soffocamento. Tuttavia il fatto che dall’autopsia non sia emerso alcun tipo di segni di violenza, non ha escluso persino l’ipotesi del suicidio.

Sino ad ora le indagini si sono concentrate sul marito Sebastiano Visentin e sul rapporto ambiguo con l’amico Claudio Sterpin, probabilmente amante di Lilly. Si tratta di una vicenda ancora piuttosto contorta, in cui sta giocando un ruolo fondamentale il telefono della donna e i messaggi che inviava a questi uomini.

Tra le prime ipotesi paventate dagli inquirenti, è emersa subito quella dell’omicidio passionale. Infatti è subito parso chiaro come la Resinovich intrattenesse una relazione extra-coniugale con l’amico Claudio Sterpin, con il quale voleva forse definitivamente legarsi sentimentalmente lasciando il marito.

Dopo accurate indagini sul caso, la Procura ha poi avallato definitivamente l’ipotesi del suicidio. Stando alla ricostruzione dei pm la 63enne si sarebbe allontanata da casa per togliersi la vita nel bosco soffocandosi con delle buste in testa. Uno scenario categoricamente escluso dai famigliari della donna, che continuano, invece, a chiedere giustizia per Liliana. Intanto è spuntata in queste ore una testimonianza chiave che potrebbe fare nuova luce sul caso: scopriamo di chi si tratta e cosa ha confessato agli inquirenti.