Giallo di Liliana Resinovich, ha confessato tutto: la testimonianza choc (2 / 2)

Nelle prossime settimane il Gip deciderà in merito all’istanza di archiviazione proposta dai Pm, un’ipotesi che getta nello sconforto i cari della vittima Liliana Resinovich, i quali sarebbero invece convinti dell’omicidio della 63enne.

A poter cambiare le carte in tavola è una nuova testimonianza spuntata proprio in queste ore. A Chi l’ha visto i consulenti del fratello di Liliana hanno presentato una testimonianza inedita potenzialmente capace di fare luce sul caso: si tratta di una donna che, in quella mattina del ritrovamento del cadavere della vittima, avrebbe scorto nel parco dell’ex ospedale psichiatrico San Giovanni un uomo “anziano” e con la “barba bianca”.

Quest’ultimo, la cui identità è tuttora ignota, si aggirava al buio munito di torcia elettrica e con fare circospetto. Una presenza balzata subito all’occhio di questa testimone, che ricorda così quei momenti: “Erano circa le 6:50, il mio compagno ha rallentato perché subito dopo c’è una curva molto stretta. Prima di fare la curva, ho notato una figura che aveva in mano una torcia elettrica accesa, la cui luce puntava verso il basso. La zona è abbastanza buia, ma ho visto che si trattava sicuramente di un uomo, mi è sembrato anziano, che vestiva tutto di scuro…”.

Appena poche ore prima del macabro ritrovamento, questa testimone ci racconta di una presenza particolarmente sinistra che si aggirava nel bosco. Conclude così il suo racconto: “…L’uomo era di altezza media e di corporatura normale. Sul suo viso ho notato che aveva la barba bianca. Ricordo di aver detto al mio compagno ‘Cosa ci fa un qui un uomo anziano col buio, praticamente di notte?”. 

Il quesito fondamentale è ora se questa nuova testimonianza sarà ritenuta di un certo interesse per evitare o meno l’archiviazione del caso. La decisione spetterà tra pochi giorni al Gip: c’è grande attesa di sapere se accoglierà la richiesta dei pm o saranno richieste ulteriori indagini.