Ci sono storie che non si possono dimenticare, in quanto segnano delle pagine di cronaca nera efferata che non possono cadere nel dimenticatoio proprio per la loro crudeltà. Indipendentemente dal percorso giudiziario, quello che viene deciso nelle aule di giustizia, c’è un discorso umano ,profondo, che non può essere bypassato.
Abbiamo tutti seguito il caso di Giacomo Bozzoli, imputato per il decesso dello zio Mario, avvenuto nel 2015 e di anni ne sono passati otto anni e mezzo. In tutto il corso del processo, che lo ribadiamo, lo ha visto come unico imputato, Giacomo è sempre stato un libero cittadino.
E a riprova di ciò vi è il fatto che possedeva ancora il suo passaporto, nonostante fosse scaduto. Di botto, a inizio di questa settimana, il 1 luglio, è arrivata la sentenza: l’ergastolo in Cassazione per l’imprenditore 39enne.
Insomma, è lui, secondo la giustizia, il colpevole del delitto dello zio e di ora in ora, sono stati forniti tanti agghiaccianti dettagli attorno al caso che ha scosso l’Italia intera sin dalle prime battute, per via della sua efferatezza.
Poco fa è arrivata una notizia sul padre di Giacomo Bozzoli, attualmente in fuga con moglie e figlio. Vediamo insieme di cosa si tratta nella seconda pagina del nostro articolo, sulla base degli ultimi aggiornamenti diramati a mezzo stampa proprio in questi minuti.