Garlasco, svolta clamorosa: "Lo scontrino non è di Andrea Sempio" (2 / 2)

Per tanti anni, lo scontrino  fiscale del parcheggio di Vigevano ha rappresentato, per la difesa di Andrea Sempio, l’alibi dell’indagato, amico di Marco Poggi, oggi 37enne.

Proprio in questi giorni, tuttavia, da una testimonianza di chi visse quei momenti in prima persona, è emerso un elemento capace di riscrivere l’intera narrazione.  La posizione di Andrea Sempio,  per lungo tempo,  è stata  legata a filo doppio a quel piccolo pezzo di carta. L’oggetto, un semplice scontrino, è da tempo l’epicentro di una tempesta di dubbi, di punti interrogativi  e ora, di una testimonianza resa da una persona, di cui si è parlato nel salotto televisivo di Mattino Cinque. 

Come raccontato da Federica Panicucci, nel verbale di Andrea Sempio del 4 ottobre 2008 si legge che il 37enne vigevanese avrebbe consegnato spontaneamente lo scontrino in quanto potenziale alibi. Anni dopo, nel 2017, Sempio non lo citò in nessun modo e lo scontrino venne recuperato in un’altra circostanza.

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La Panicucci ha  ricordato “un verbale irregolare”  e a metterci un’ulteriore velo di mistero attorno alla vicenda dello scontrino, ci hanno pensato le parole dell’ex vigile del fuoco con cui Daniela Ferrari, madre di Andrea Sempio, avrebbe avuto una relazione extraconiugale a Vigevano al tempo del delitto di Garlasco.

Tra i due ci sarebbe stato uno scambio di messaggi il 12 agosto del 2007 e il vigile del fuoco avrebbe dichiarato a La Stampa: “Non so dire con certezza se il 13 agosto 2007 io e la signora Daniela Ferrari ci siamo visti. Ma quando il giorno prima ci sentivamo, spesso il giorno dopo passavamo del tempo insieme” . Con le sue parole avrebbe  lasciando intendere che lo scontrino nel parcheggio di Vigevano potrebbe essere stato della madre di Sempio.