Garlasco, l’intercettazione choc del padre di Stasi subito dopo il decesso di Chiara (2 / 2)

A quasi due decenni dal delitto di Chiara Poggi, avvenuto il 13 agosto 2007 a Garlasco, il caso continua a far parlare di sé. Durante la puntata del 25 luglio di Quarto Grado, è stata trasmessa un’intercettazione inedita risalente ai giorni successivi al delitto: si tratta di una conversazione tra Nicola Stasi, padre di Alberto Stasi, e un parente di famiglia.

Le parole dell’uomo potrebbero offrire nuovi spunti per la comprensione di quanto accadde quella mattina, in una delle vicende giudiziarie più discusse degli ultimi anni. Nel corso della telefonata, Nicola Stasi appare preoccupato e interviene su alcuni elementi chiave dell’inchiesta. Fa riferimento, ad esempio, al pigiama indossato da Alberto, affermando che “è rosa, non bianco”, contestando alcune ricostruzioni circolate nei giorni successivi al delitto.

Prova inoltre a sminuire la rilevanza di alcune prove, come la presenza di una scarpa sulla scena del delitto e i giochi di luce all’interno dell’abitazione, suggerendo che le immagini riprese non siano chiare né indicative. “Non si sa se sia da uomo o da donna”, dice, riferendosi proprio alla scarpa trovata sul luogo del delitto.

Un malore improvviso mentre andava a prendere le pizze: è deceduta Emma Un malore improvviso mentre andava a prendere le pizze: è deceduta Emma

Un passaggio cruciale della telefonata riguarda l’alibi del figlio. Nicola ammette che “il problema è che non c’è un alibi”, sottolineando come Alberto fosse sveglio e al computer nell’intervallo temporale in cui si presume sia avvenuto il delitto, ma senza che alcuna persona possa confermarlo. Questa lacuna ha rappresentato fin dall’inizio uno degli aspetti più delicati dell’indagine.

Infine, Nicola riporta che la madre di Chiara Poggi avrebbe telefonato ad Alberto nei giorni successivi, augurandogli la buonanotte. Un gesto che potrebbe essere interpretato come una manifestazione di fiducia o, quantomeno, di vicinanza in un momento drammatico. Il contenuto di questa telefonata, rimasta finora inedita, potrebbe ora contribuire a riaprire interrogativi mai del tutto sopiti.