Milano, in una di quelle sere di novembre che sembrano più lunghe e silenziose del solito, ha trattenuto il respiro, quasi in attesa. Era l’ora in cui le luci dei palazzi si accendono e i sipari dei teatri, appena conclusi gli spettacoli, si abbassano per la notte.
Proprio in quell’istante, la Signora della Canzone italiana, che per decenni ha riempito palcoscenici e vite, ha deciso di congedarsi.L’aveva promesso a se stessa, anni fa, con la sua tipica autoironia e un’eleganza rara. “Troverò il modo di andarmene con eleganza”, aveva scherzato, e la sua ultima uscita di scena è stata una prova di coerenza.
Nel suo appartamento milanese, all’età di 91 anni, un malore improvviso ha concluso un’esistenza intera dedicata all’arte. È accaduto con una rapidità che ha lasciato un vuoto assordante, un’assenza inspiegabile in un mondo che sembrava averla accettata come eterno punto fermo.
Sui social network, l’eco della notizia ha iniziato a farsi strada come un flash inatteso. Amici, colleghi e fan si sono trovati impreparati, travolti da un dolore inaspettato, incapaci di trovare le parole giuste per descrivere l’impatto di questa dipartita.
Un addio così repentino, dopo una carriera che vanta oltre 65 milioni di dischi venduti e collaborazioni storiche, non può che lasciare l’amaro in bocca, trasformando il vuoto in un’urgenza di ricordi.Ma cosa le ha sussurrato l’Italia in queste ore di lutto, e qual è stato l’ultimo, grandioso palcoscenico allestito per il suo definitivo arrivederci? E soprattutto cosa ha fatto Gianna Nannini durante il funerale?