Ieri Padova si è fermata, così come il Veneto e tutti noi che abbiamo seguito la cerimonia funebre di Giulia. E’ stato il giorno dei funerali della povera studentessa, che si sono svolti nella Basilica di Santa Giustina, alla presenza di alcune delle più alte cariche istituzionali e politiche.
Il vescovo di Padova, Claudio Cipolla, nel corso della toccante omelia, ha detto: “Preghiamo anche per Filippo e la sua famiglia”. Ovviamente, dato il clamore mediatico del caso e alla luce degli ultimi sviluppi, ci si è subito chiesti perché i genitori di Filippo Turetta non abbiamo partecipato ai funerali.
Come noto, i due, dopo aver rifiutato mercoledì scorso, di incontrare il loro figlio in penitenziario, domenica lo hanno fatto, mostrando la volontà di stargli accanto, di non lasciarlo solo. Eppure nessuno ieri li ha visti. Stando a quanto si apprende dalla stampa, la madre e il padre di Filippo sono rimasti a casa, lontani dai riflettori e chissà, magari da qualche male intenzionato che, preso da quei momenti concitati, avrebbe riversato su di loro colpe che non hanno, dal momento che, anche per Elisabetta e Nicola è un incubo ad occhi aperti.
Don Francesco Marin, parroco di Torreglia, paese natale di Filippo Turetta, reo confesso del femminicidio della sua ex , che ieri ha concelebrato la funzione funebre con il vescovo Cipolla, ha dichiarato: “Chiedere ai genitori di esserci era davvero troppo sarebbero stati troppi gli sguardi e il giudizio delle tante persone presenti, il vescovo ha saputo nominarli con grande tatto”, esplicitando i motivi che hanno portato i genitori di Filippo a non prendere parte alle esequie.
Lo stesso sindaco di Torreglia, Marco Rigato, facendo riferimento a mamma Elisabetta e papà Nicola Turetta, ha dichiarato che hanno bisogno di tranquillità, in quanto “Più passa il tempo e più realizzano mentalmente quanto è accaduto”, aggiungendo che: “sono sempre più provati, sempre più ogni giorno che passa rispetto al precedente“.