Per 36 anni, accanto a Pippo Baudo, c’è stata una presenza discreta ma imprescindibile, la mente silenziosa dietro molti dei successi del conduttore. Senza selfie, senza interviste e senza clamore mediatico, ha vissuto ogni fase della carriera di Baudo con professionalità e dedizione.
Le sue giornate, raccontano chi le stava vicino, erano un perfetto equilibrio di organizzazione e prontezza. Nella celebre via della Vite a Roma, Dina gestiva ogni dettaglio: dagli appuntamenti alle riunioni, passando per imprevisti da diva. Era la custode dell’agenda del conduttore, ma anche la sua spalla nei momenti più delicati, un ruolo che ha mantenuto fino agli ultimi giorni al Campus Bio Medico.
Il rapporto tra Dina e Baudo andava oltre il lavoro: tra telefonate e corse contro il tempo si era costruito un legame di affetto e rispetto reciproco, condito da battute e complicità che solo loro potevano comprendere. Al funerale del conduttore, Dina ha rotto il suo silenzio storico: “A ottobre sarebbero stati 36 anni di lavoro insieme. Ho perso un papà”, ha detto con un’emozione palpabile, regalando uno scorcio unico sul loro rapporto.
Tra i dettagli più toccanti emersi nelle ultime ore, c’è il piccolo gesto prima di raggiungere il corteo funebre: una deviazione verso via della Giuliana, per un ultimo saluto all’ufficio di Baudo, una seconda casa dove sono nate molte delle sue idee televisive. Dina ha anche rivelato il sogno custodito nel cuore dal conduttore: tornare in Sicilia, omaggiare le sue radici e parlare apertamente di ciò che gli stava a cuore, inclusa la sua visione della Rai.
“Quando criticava qualche programma – racconta – lo faceva perché amava l’azienda”. La carriera di Dina iniziò a 18 anni, appena uscita di casa, lanciandosi nel mondo della televisione. Baudo le insegnò professionalità, correttezza e rispetto per il lavoro degli altri, valori che hanno segnato tutta la sua vita.