Secondo quanto appreso dalla stampa nazionale Sannino era un volto conosciuto in zona così come anche Mirti. I media locali hanno riferito alcuni particolari sulla vita dei due ragazzi.
In particolare il 19enne Sannino era incensurato almeno fino a ieri 8 giugno e proviene da una famiglia in cui entrambi i genitori sono pregiudicati. Cresciuto in un contesto problematico, frequentava abitualmente la zona delle “palazzine”, una delle aree più degradate del comune di Mugnano.
Tutti e due vivevano infatti a Mugnano e si conoscevano. Anche Mirti non aveva un passato facile alle spalle in quanto di recente era stato trovato in possesso di sostanze stupefacenti a Scampia e forse proprio alcuni debiti e problemi di natura economica alla base di questa circostanza potrebbero essere alla base del delitto.
Appassionato di moto e scooter, Mirti condivideva spesso sui social immagini che lo ritraevano mentre guidava con sicurezza e orgoglio. Una passione quella per le due ruote che accompagnava da sempre il ragazzo. Anche Sannino era appassionato di motori come il 18enne che ha perso la vita.
Adesso il 19enne dovrà rispondere di delitto una vicenda che ha sconcertato l’intera comunità. Nessuno si aspettava che tra i due potesse andare a finire in questa maniera molto particolare altri dettagli saranno resi noti non appena le forze dell’ordine andranno avanti con le indagini. Da quanto appreso dai media locali la vicenda sarebbe legata appunto ad un contesto sociale non facile quello appunto in cui vivevano i due ragazzi.