Franco Locatelli, la terribile notizia è di pochi minuti fa

Il presidente del Consiglio superiore di sanità risulterebbe indagato dalla Procura per una spinosa questione giudiziaria. Respinta la richiesta di archiviazione: ecco di cosa si tratta.

Franco Locatelli, la terribile notizia è di pochi minuti fa

Parliamo di una delle figure di spicco nel mondo della sanità italiana, che in questi ultimi anni di pandemia abbiamo imparato a conoscere bene per le sue numerose apparizioni televisive. Franco Locatelli è intervenuto spesso per fare il punto della situazione sull’emergenza sanitaria, parlando di numeri e delle misure più idonee a sconfiggere il Covid.

In queste ultime ore il presidente del Consiglio superiore di sanità è tornato a far parlare di sé per una spinosa questione legale che lo vede coinvolto in prima persona. Locatelli è anche primario del dipartimento di Onco-Ematologia dell’ospedale Bambino Gesù, dove anni fa perse la vita una 17enne dopo un delicato intervento chirurgico: vediamo di cosa si tratta.

Respinta richiesta archiviazione

Come riporta La Repubblica, il GIP Francesca Ciranna avrebbe respinto la richiesta di archiviazione della Procura per il caso di Elisabetta Federico, la minorenne deceduto in seguito ad un trapianto di midollo osseo presso l’ospedale Bambino Gesù di Roma. Il reparto in questione era diretto da Franco Locatelli, motivo per il quale il primario sarebbe ora indagato per omicidio colposo della 17enne.

Stando, infatti, al parere del Gip, Locatelli ‘non poteva non sapere‘ come stessero intervenendo i due medici, Pietro Merli e Maria Rita Pinto, presunti responsabili del decesso della giovane ed ora a processo per omicidio colposo. Grande disappunto e sorpresa del legale del noto primario, per il quale invece la Procura aveva posto in essere tutte gli accertamenti del caso: “Il pm ha chiesto l’archiviazione per il mio assistito, dopo aver già svolto un’indagine approfondita”.

I fatti risalgono al novembre del 2020, quando Elisabetta Federico è deceduta in seguito ad una brutta infezione sopraggiunta dopo essere stato sottoposta al trapianto di midollo osseo per curare la sua leucemia. Per la Procura, la morte della 17enne sarebbe da imputare a negligenza e imperizia, poichè con i dovuti accorgimenti è probabile che Elisa non avrebbe contratto quell’infezione che l’ha stroncata così giovane.

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