Francesco Schettino è un ex comandante di nave noto per il naufragio della Costa Concordia, avvenuto il 13 gennaio 2012 al largo dell’Isola del Giglio. La nave, con oltre 4.200 persone a bordo, urtò uno scoglio a causa di una manovra azzardata, riportando una falla che causò l’inclinazione e il successivo affondamento parziale.
Il naufragio provocò 32 decessi e divenne uno dei peggiori disastri marittimi della storia italiana, attirando l’attenzione dei media internazionali. Le indagini e il processo si concentrarono sul comportamento di Schettino durante e dopo l’accaduto. L’ex comandante venne accusato di imprudenza, negligenza e abbandono della nave, con l’aggravante di aver lasciato a bordo numerosi passeggeri mentre fuggiva su una scialuppa di salvataggio.
Celebre divenne la telefonata tra Schettino e il comandante della Capitaneria di Porto, Gregorio De Falco, che gli intimava di tornare a bordo. L’episodio rafforzò la sua immagine negativa nell’opinione pubblica. Nel 2015, dopo un lungo processo, Francesco Schettino venne condannato a 16 anni di reclusione per delitto colposo plurimo, lesioni, naufragio e abbandono della nave.
La sentenza fu confermata in tutti i gradi di giudizio, portandolo nel 2017 a iniziare la detenzione nel penitenziario di Rebibbia, a Roma. Schettino si è sempre difeso, sostenendo di essere stato vittima di una narrazione distorta e di non essere l’unico responsabile del naufragio.
In queste ore, l’ex comandante è tornato a far parlare di sè con una strana richiesta. Si alza un nuovo incredibile polverone intorno ad una figura molto controversa della storia recente italiana. Cosa ha chiesto Francesco Schettino? Le sue parole stanno suscitando un mare di polemiche. Ecco tutti i dettagli nella pagina successiva.