Nelle scorse ore la marina israeliana è andato incontro alle imbarcazioni che compongono la Sumud Flotilla. Le imbarcazioni mentre si trovavano ancora in acque internazionali ma molto vicine alla Striscia di Gaza sono state intercettate dalle navi militari israeliane.
Tra le navi coinvolte figurano l’Adara, l’Alma, l’Aurora, la Dir Yassine, la Grande Blu, l’Hio, la Huga, la Morgana, l’Otaria, la Seulle, la Sirius, la Spectre e la Yulara. Tutte queste erano partite da diversi porti europei dirette appunto verso Gaza cariche anche di aiuti umanitari.
“Gli attivisti stanno raggiungendo in modo sicuro e pacifico Israele, dove inizieranno le procedure di espulsione verso l’Europa” – ha dichiarato il ministero degli esteri israeliano che annuncia appunto come ai componenti della Flotilla non sia stato fatto del male.
Lo stesso dicastero ha assicurato che “i passeggeri sono al sicuro e in buona salute”. Adesso cominceranno nel porto israeliano di Asgod le procedure di identificazioni, tra gli italiani ci sarebbero 30 persone fermate. Se accetterrano l’espulsione volontaria potrebbero tornare subito a casa.Secondo quanto riportato da fonti della stampa palestinese, alcune delle imbarcazioni sequestrate potrebbero essere affondate nelle prossime ore dalle autorità israeliane. Una misura estrema che sarebbe giustificata, secondo Tel Aviv, dalla necessità di evitare futuri tentativi simili.
Nel frattempo la diplomazia internazionale accelera per quanto riguarda il riconoscimento della Palestina come Stato mentre in Italia si susseguono le manifestazioni contro l’abbordaggio della Flotilla per la giornata del 3 ottobre la CGIL ha organizzato uno sciopero generale di tuti i settori.