Sono giorni di grande cordoglio in Italia per il femminicidio di Giulia Cecchettin, un caso di cronaca che è destinato a lasciare un’impronta indelebile del nostro Paese. I sogni e gli obiettivi di una ragazza appena 22enne, a pochi giorni dal traguardo della laurea, sono stati spezzati troppo presto dalla follia del suo killer, l’ex fidanzato Filippo Turetta.
Sembrava essere scomparsa nel nulla la 22enne di Vigonovo, ma vi era sin da subito il sentore che non si fosse trattato di un allontanamento volontario. Dopo una settimana di ricerche, il corpo di Giulia Cecchettin è stato ritrovato in un canalone tra il lago di Barcis e la zona di Piancavallo. Era riposto ai piedi di una roccia, ben occultato da sacchi neri con i quali Turetta aveva provato a nasconderlo.
Dopo essersi disfatto del corpo, il killer si è rimesso in fuga valicando le Alpi e raggiungendo la Germania, dove è stato arrestato nei pressi di Lipsia in un’area di sosta, ormai sfinito e senza più speranze di proseguire la sua assurda fuga. Il 22enne è rientrato in Italia sabato 25 novembre con un volo sul Falcon 900 dell’Aeronautica Militare, ed è stato trasferito nel penitenziario di Verona.

E’ avvenuto nella mattinata di oggi, martedì 28 novembre, l’interrogatorio di garanzia davanti al gip di Venezia Benedetta Vitolo, al quale spetta il compito spinoso di fare luce sui dettagli più oscuri di questa torbida vicenda; da sciogliere soprattutto il nodo cruciale della premeditazione.
E’ di pochi minuti fa un importante aggiornamento sull’interrogatorio di Turetta, il quale si sarebbe lasciato andare ad un gesto imprevisto. Cosa ha fatto il 22enne davanti al Gip? A quanto pare non è riuscito proprio a trattenersi: scopriamo tutti i dettagli nella pagina successiva.