La visita senologica di prevenzione può individuare la presenza di noduli e cisti. Come per la mastopatia fibrocistica, anche per il fibroadenoma al seno si tratta di una patologia di natura benigna.
I fibroadenomi sono delle masse, di origine non tumorale, che colpiscono frequentemente le donne di giovane età. Questa si forma nella zona dei lobuli.
Una volta individuato, il fibroadenoma deve essere controllato periodicamente per accertarsi di eventuali cambiamenti. È importante controllare forma, dimensione e sensazione.
Queste masse possono essere di due tipi: semplici o complessi. Il fibroadenoma semplice, in genere, non desta preoccupazione. Questo ha dimensione e forma regolare che rimane invariata nel tempo o può ridursi spontaneamente. Il fibroadenoma complesso, invece, è un tumore benigno che può contenere cisti o calcificazioni. In questi casi, sarà necessario approfondire lo studio del tumore. Può, infatti, in questi casi, degenerare in cancro al seno. I noduli possono anche essere singoli, multipli, unilaterale o bilaterale.
Come riconoscere un fibroadenoma al seno
Il fibroadenoma al seno appare come una massa compatta, piatta e liscia, dura o gommosa; come un nodulo, è simile a una biglia. Il seno appare gonfio nella zona interessata.
La sua particolarità è che, durante l’autopalpazione, si sposta facilmente. I suoi bordi sono ben definiti e percepibili con la mano.
Le dimensioni del fibroadenoma possono essere differenti. Il suo volume può aumentare o ridursi spontaneamente. Il suo diametro è generalmente di 1-3 centimetri ma può raggiungere anche i 15 centimetri.
Questo può contenere cisti di diverse forme e dimensioni.
Sintomi principali
Il fibroadenoma è solitamente indolore. Questo avviene solitamente quando si tratta di masse molto piccole.
Quando si avverte, con l’autopalpazione, in genere si ha la sensazione di avere un corpo estraneo e duro nel seno. La sua consistenza è differente da quella del tessuto che costituisce il seno stesso.
Cause
Le cause del fibroadenoma al seno non sono del tutto note. Secondo gli studi scientifici, all’origine della sua formazione ci sono gli ormoni femminili. Sembra, infatti, che sia una conseguenza del numero troppo elevato di estrogeni. La teoria, si basa proprio sul fatto che questo colpisce prevalentemente le donne giovani; a confermare l’ipotesi c’è inoltre il fatto che in menopausa i casi si riducono notevolmente.
Il fibroadenoma può svilupparsi anche durate il periodo della gravidanza o essere conseguenza dell’assunzione di ormoni a scopo terapeutico.
Diagnosi del fibroadenoma al seno
Al fine della diagnosi, sarà necessario sottoporre la paziente a una visita senologica specialistica. In base all’esame obiettivo del caso, si potranno richiedere ulteriori approfondimenti. A tal fine, si procede con una mammografia e un’ecografia del seno. Se il caso lo richiede, si sottopone la paziente all’aspirazione del contenuto del nodulo (agoaspirato). Quanto prelevato potrà poi essere analizzato con l’agobiopsia. Un’ulteriore indagine è la biopsia chirurgica che prevede l’asportazione di una parte del nodulo.
Cura e trattamento del fibroadenoma al seno
Il trattamento del fibroadenoma al seno dipende dal caso e dalla sua tipologia. Se si tratta di un fibroadenoma semplice sarà sufficiente monitorare l’evolversi del caso nel tempo. Non richiede, dunque, intervento chirurgico.
A seguito dell’indagine, il medico potrebbe anche valutare la rimozione chirurgica del nodulo. Questo avviene quando c’è un effettivo rischio di cancro al seno.
Quando, come e perché operare?
L’asportazione del nodulo non è sempre la soluzione finale. Bisogna, infatti, ricordare che si tratta di una forma tumorale benigna. I fibroadenomi semplici possono ridursi o scomparire spontaneamente, o mantenersi invariati nel tempo. È bene, in ogni caso, eseguire periodici controlli.
La rimozione chirurgica del fibroadenoma mammario è indispensabile quando, la biopsia evidenzia possibili tracce tumorali maligne. In questi casi si procede con la lumectomia o biopsia escissionale. L’intervento consiste in un’incisione al fine di rimuovere il tessuto del seno interessato dal nodulo. Sarà il laboratorio a stabilirne la natura. Se il tumore è maligno, sarà necessario proseguire il trattamento con cicli di chemioterapia e radioterapia. Potrebbe anche essere necessario un successivo intervento chirurgico.
Si può anche agire con la crioablazione. L’intervento consiste nel “congelare” il tessuto sospetto attraverso degli aghi. Per eseguirlo si utilizza la criosonda che contiene degli aghi attraverso cui passa un gas che congela e uccide le cellule tumorali. L’operazione è eseguita in anestesia locale e viene consigliata solo quando la diagnosi di fibroadenoma è certa.
Di recente utilizzo è anche la terapia a ultrasuoni. Questa consiste nel distruggere le cellule tumorali con delle onde a ultrasuoni ad alta intensità.