Era il 28 aprile e Franco Di Mare ha commosso l’Italia intera, ospite di Che tempo che fa. Ricordiamo tutti l’annuncio ai telespettatori, in cui il giornalista e inviato Rai disse: “Ho un tumore molto cattivo, il mesotelioma: si prende respirando le particelle di amianto. Mi rimane poco da vivere ma non è ancora finita”.
Purtroppo quelle parole, a dir poco raggelanti, si sono rivelate funeste perché Franco se n’è andato, vinto proprio da quel mesotelioma contratto sul posto di lavoro.
Di colpo, l’immagine di Franco è entrata nelle nostre case e fa rabbrividire la lucidità e la consapevolezza con cui ha raccontato la scoperta della neoplasia, avvenuta tre anni prima, e contenuta nel libro autobiografico Le parole per dirlo, edito da Feltrinelli, che è davvero toccante, uno dei più forti degli ultimi tempi.
Il giornalista, in proposito, lo ha definito come “un piccolo dizionario esistenziale. Senza pietismo. È il mio testamento”. Anche questo suo modo di definire la patologia, scoperta tre anni addietro, ha lasciato tutti i telespettatori del Nove inorriditi, senza parole, proprio per la complessità dell’argomento trattato che colpisce una marea di individui nel mondo.
A rompere il silenzio è stato Fabio Fazio, che ha voluto ricordare Franco Di Mare e salutare il grande giornalista prematuramente scomparso, mettendone in risalto le sue doti umane e professionali. Vediamo insieme cosa ha dichiarato nella seconda pagina del nostro articolo.