Nell’ultimo periodo, non si fa che parlare del ragno violino, scientificamente noto come Loxosceles rufescens, al punto che meme, parodie, battute ironiche, popolano i social, specialmente chi vuole smorzare l’apprensione degli utenti, preoccupati per le conseguenze del fatidico morso.
In un mondo in cui l’informazione viaggia a velocità della luce, senza avere il tempo di discernere il vero dal falso, è molto semplice seminare il panico ma andiamo con ordine e facciamo delle doverose precisazioni. Il ragno violino tende a difendersi, mordendo, quando si sente minacciato e la sua puntura, in genere, è indolore o al massimo come un pizzico di zanzare.
Il problema dove sta? Nelle complicazioni cui si può andare incontro dopo il rilascio delle sostanze tossiche nell’organismo. Specie negli ultimi mesi, si sono scandagliate in lungo e in largo le sue abitudini, sino a tracciare un vero e proprio identikit del ragno in questione.
Sappiamo che le sue abitudini sono notturne, che si nasconde nelle cortecce degli alberi, sotto le pietre, o nelle abitazioni, passando per le fessure delle porte, nelle intercapedini degli infissi o tramite i condotti di areazione. Potremmo imbatterci in qualche esemplare nascosto in vecchie scatole di cartone, negli sgabuzzini, ma anche in calzature, tra i vestiti dell’appendiabito, sotto le lenzuola, sotto i mobili, dietro il divano dove potrebbe pungersi, sentendosi minacciato.
Poco fa, è arrivato un monito: quello di prestare attenzione per un boom di ragni violino ma cosa sta succedendo? Vediamolo insieme nella seconda pagina, in quanto l’apprensione è massima.