Famiglia nel bosco, la scoperta choc sulla mamma: "Cosa faceva ai bambini" (2 / 2)

Salita alla ribalta solo in queste settimane, la vicenda della famiglia Birmingham viveva una fase concitata e piena di incertezze già un anno fa. In queste ore è riemerso un episodio che sta facendo molto riflettere. La madre dei bimbi, Catherine, prese i 3 figli e si allontanò dalla comunità locale e partì lontano per Bologna.

Questa scelta improvvisa segnò l’inizio di una lunga fase di incertezza e di tensione con le autorità. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti e riportato dal quotidiano, la donna temeva che i servizi sociali potessero intervenire e portare via i figli, un timore che, come si è poi scoperto, aveva radici reali. Dopo la partenza verso Bologna, si aprì una complessa fase investigativa.

Gli assistenti sociali e la procura dovettero monitorare costantemente gli spostamenti della famiglia, mentre a Palmoli restava il padre, Nathan, determinato a proteggere la moglie e a gestire la situazione da remoto. Le comunicazioni tra i coniugi e le autorità furono contraddittorie.

Ecco perchè Gino Paoli non ha partecipato ai funerali di Ornella Vanoni Ecco perchè Gino Paoli non ha partecipato ai funerali di Ornella Vanoni

Nathan dichiarava di aver lasciato la moglie e i figli in Inghilterra, mentre Catherine, attraverso email inviate ai carabinieri a metà novembre, affermava di non voler rivelare la posizione della famiglia, giustificando la scelta con la paura di perdere i bambini. Un avvocato tentò di ricondurre i genitori a un confronto con le istituzioni, ma ogni invito al dialogo restò senza risposta. Secondo Catherine e Nathan, la fuga era l’unica soluzione per proteggere l’integrità familiare.

Evitarono contatti diretti con i servizi sociali e continuarono a spostarsi per non essere localizzati, rendendo estremamente complessa la gestione del caso. Il punto di svolta arrivò durante le festività natalizie: Catherine indicò un indirizzo preciso a Valsamoggia, Bologna, e fece ritorno al casolare tra i boschi. La speranza era forse quella di poter affrontare il procedimento dei servizi sociali in condizioni migliori, ma la realtà confermò la complessità della vicenda.