Faccia ippocratica. Un sostantivo e un aggettivo, che prendono il nome dallo scienziato greco Ippocrate e che, in queste ultime ore, seguite al decesso di Papa Francesco, sono molto cliccate, dal momento che in tanti si chiedono quale sia il loro significato, associato, per l’appunto, al volto del pontefice.
Bergoglio, dopo le sue dimissioni dal Policlinico Gemelli, in cui è stato ricoverato per 38 giorni, nelle sue apparizioni in pubblico si è mostrato molto provato , con il volto gonfio, sofferente, messo a dura prova dalla patologia che, per due volte, in particolare, lo stava facendo passare a miglior vita.
Dopo l’ok alle dimissioni, stava proseguendo le cure in Casa Santa Marta, dimora da lui scelta per il suo pontificato e ovviamente la sua convalescenza. Vederlo affacciarsi alla Loggia, nel giorno di Pasqua, per la benedizione Ubi et Orbi, e poi per il bagno di folla tra i fedeli di piazza San Marco, è stato per tutti noi un’emozione indescrivibile.
Non si poteva non notare il suo aspetto provato, diverso da quello radioso di un tempo, nonostante il suo animo sempre propositivo nei confronti della vita, che ha guidato tutti i suoi giorni, anche gli ultimi.
Il volto del Papa il giorno prima di perdere la vita non lasciava dubbi, trattandosi della faccia ippocratica ma cosa si intende di preciso con questo termine e come si è manifestata? Vediamolo insieme nella pagina successiva del nostro articolo.
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