Fabri Fibra è uno dei nomi più influenti e longevi della scena rap italiana. Ha iniziato la sua carriera nei primi anni ’90, emergendo grazie a uno stile diretto, provocatorio e spesso controverso. Il suo debutto discografico risale al 2002 con Turbe Giovanili, ma è nel 2006 che esplode a livello nazionale con Tradimento, prodotto da Universal e contenente hit come “Applausi per Fibra” e “Mal di stomaco”.
Nel 2022 è tornato con Caos, un album che celebra 20 anni di carriera e mostra un Fabri Fibra più consapevole, ma sempre fedele al suo modo di raccontare la realtà. Un artista che ha saputo trasformare la rabbia in parole e le parole in un linguaggio che ha cambiato la musica italiana.
L’album segna una svolta nella musica italiana, aprendo le porte alla diffusione main stream del rap. Negli anni, Fabri Fibra ha saputo rinnovarsi senza snaturarsi, collaborando con artisti diversi tra loro: da Gianna Nannini a Marracash, da Elisa a Madame. Album come Controcultura, guerra e Pace e Fenomeno confermano il suo talento narrativo e la sua capacità di restare rilevante in un panorama in continua evoluzione.
Con qualche collega, invece, non sono mancati i dissapori. E’ nota una querelle con Valerio Scanu, che risentitosi di alcune affermazioni ‘artistiche’ del rapper nei suoi confronti, intentò una causa in tribunale per diffamazione. La polemica divenne oggetto di discussione anche sui social e in alcune trasmissioni televisive, ma nè Fibra né Scanu hanno più riacceso direttamente la questione negli anni successivi.
A distanza di oltre 10 anni da quel duro scontro, il tribunale ha deciso di dare ragione all’ex vincitore del Festival di Sanremo, condannando invece il rapper ad un onerosissimo risarcimento. Ma cosa gli aveva detto? Scopriamo tutti i dettagli nella pagina successiva.