Evacuazione bradisismo, il piano operativo: l’annuncio dalla Protezione Civile (1 / 2)

Evacuazione bradisismo, il piano operativo: l’annuncio dalla Protezione Civile

L’Italia è un Paese ad elevata sismicità , come ormai ben noto e gli esperti dell’ Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) monitorano costantemente la situazione, illustrandoci quali sono, storicamente, i centri più colpiti. Nella storia della nostra penisola sono davvero tanti gli episodi sconvolgenti.

Ricordiamo tutti il terremoto del Friuli, avvenuto il 6 maggio 1976, di magnitudo di 6,4 sulla , che distrusse 19 mila abitazioni ,mentre centomila persone furono costrette ad abbandonare le loro case, il terremoto dell’Irpinia,  datato  23 novembre 1980,  di magnitudo di 6,9, che coinvolse sei milioni di persone, provocando quasi 3 mila decessi.

Ed ancora, il terremoto di Reggio e Messina, avvenuto il 5 febbraio 1783 , considerato la più grande catastrofe che colpì il Mezzogiorno nel diciottesimo secolo, il terremoto della Basilicata, avvenuto il 16 dicembre 1857, di  magnitudo 7.1,  che provocò diverse migliaia di vittime; il terremoto di Messina, risalente al 28 dicembre 1908 , che danneggiò gravemente le città di Messina e Reggio Calabria .

Bastarono 37 secondi per far perdere la vita a metà messinesi e ad un terzo della popolazione reggina. La storia non si dimentica e quegli eventi sono fervidamente impressi nella memoria collettiva, come un marchio a fuoco. In quest’ultimo periodo la terra sta tremando particolarmente, come è accaduto in Marocco e come sta accadendo nel marchigiano e nel napoletano.

In questi giorni il nostro Paese è tornato nuovamente a far parlare di sè, in quanto come si sa l’area di Napoli, e precisamente quella dei Campi Flegrei, è attraversata da uno sciame sismico che non sembra fermarsi.

Tantissime le scosse avvenute in questi giorni, una delle quali molto forte oltre i 4 gradi Richter. E la Protezione Civile in queste ore ha fatto un annuncio clamoroso. Andiamo a vedere i dettagli nella prossima pagina.