Il mondo intero si è fermato per salutare Giorgio Armani, scomparso il 4 settembre 2025 all’età di 91 anni, serenamente, nella sua casa di Milano, circondato dagli affetti più prossimi. Il lascito di un maestro senza tempo Armani era noto per aver rivoluzionato l’eleganza moderna, introducendo negli anni ’80 giacche destrutturate, tessuti fluidi e uno stile sobrio e raffinato che ha definito il concetto di “quiet luxury”.
Negli ultimi giorni della sua vita, nonostante le sfide fisiche, ha continuato a lavorare attivamente: supervisionava le collezioni e stava preparando la celebrazione del 50º anniversario del suo marchio, prevista durante la Milano Fashion Weeky. A testimonianza dell’affetto collettivo, un’unica rosa rossa è stata posata davanti alla sede della maison in via Orsini, simbolo di un tributo silenzioso e sentito alla figura dell’“ultimo re della moda”.
Le prime pagine internazionali lo hanno celebrato con epiteti come “icona della moda” (Bild), “maestro del tailleur” (The New York Times), “l’ultimo imperatore della moda italiana”. In Italia, il presidente del CONI, Luciano Buonfiglio, lo ha ricordato come “ambasciatore dell’eccellenza del Made in Italy” Sky TG24. John Elkann, presidente Ferrari e Stellantis, lo ha definito “maestro e amico”.
La presidente Meloni lo ha salutato come “simbolo dell’Italia migliore” RaiNews, mentre L’Oréal ha parlato di lui come “uno dei più grandi creatori del secolo”. Celebrità come Julia Roberts, Leonardo DiCaprio, Donatella Versace, Diane von Furstenberg e tanti altri hanno espresso ammirazione e gratitudine per il suo talento e il suo carattere umano.
Negli ultimi tempi, Giorgio Armani aveva combattuto una lunga battaglia contro l’epatite. Nonostante le cure e gli sforzi per superare questa brutta patologia, alla fine il noto stilista ne era uscito fortemente debilitato. Quali sono i sintomi dell’epatite ai quali fare attenzione? Scopriamo tutti i dettagli nella pagina successiva.