Emergenza polmoniti in Italia, l’allarme: "Attenzione a questo sintomo…" (2 / 2)

 

 

 L’ultimo rapporto RespiVirNet appena pubblicato dall’Istituto Superiore di Sanità,  ci mette in evidenza quanto la polmonite stia colpendo i bimbi al di sotto dei  cinque anni di età e i pazienti fragili. Specialmente per gli anziani, colpiti da patologie plurime, il pericolo è che il loro quadro clinico possa peggiorare.

I pronto soccorso stanno facendo i conti con un numero elevato di pazienti con complicazioni respiratorie e vi è  una grossa  difficoltà nel distinguere tra una tosse persistente post-influenzale e una polmonite in fase iniziale.

 E’ proprio la tosse, dunque, il sintomo cui prestare attenzione e sul quale occorre fare la diagnosi differenziale, tramite gli opportuni accertamenti strumentali, proprio per evitare di prendere sottogamba   la stessa, con una degenerazione della patologia. 

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Maggiormente a rischio  i pazienti anziani, nei fragili con patologie croniche o con alterazioni del sistema immunitario e nei bambini al di sotto dei 5-6 anni d’età , nei quali la sintomatologia severissima può portare ad un affollamento delle strutture d’emergenza ed a un aumento dei ricoveri ospedalieri per varie complicanze.  Lo strumento maggiormente protettivo è quello vaccinale,  per difendersi da  virus influenzali, ma anche altri patogeni come il Virus Respiratorio Sinciziale, responsabile di gravi manifestazioni cliniche nelle popolazioni a rischio.

 Ovviamente le polmoniti possono comportare conseguenze pesantissime, ragion per cui attenzione alla tosse, oltre a numerosi altri segnali che non possono e non devono essere ignorati per non incorrere in un peggioramento  della patologia che, nei casi peggiori, può comportare il decesso, trattandosi di un’emergenza sanitaria.